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ANALISI DI CORRELAZIONE

I modelli previsionali di nonsolofondi.it forniscono ottime indicazioni sulle attese di rendimento e volatilità di numerosi mercati mondiali. Il software Frontiera Efficiente 2.0 permette di costruire portafogli personalizzati su tutti questi mercati garantendo un elevatissimo controllo del rischio. Rimane da risolvere un solo problema:

una volta selezionati i mercati sui quali puntare e definito il giusto peso in portafoglio, come faccio ad investire? Quali fondi, sicav od ETF devo scegliere nel mare magnum delle offerte commerciali disponibili sul mercato?
La risposta a questa domanda è molto semplice e si chiama "correlazione". Ciò che dobbiamo fare è scegliere degli strumenti di investimento che presentino un alto indice di correlazione con il mercato che abbiamo deciso di inserire in portafoglio. Per aiutare i propri utenti in questa scelta, nonsolofondi ha messo a punto un sistema automatico di monitoraggio della correlazione di oltre 1400 fondi comuni e sicav distribuiti in Italia. Ogni mese tutti gli indici vengono ricalcolati e per ciascuno dei 1400 fondi vengono indicati i 4 mercati maggiormente correlati.
Seguendo questo link è possibile consultare l'intero database degli indicatori di correlazione generati dai nostri sistemi in diversi momenti storici.
In realtà risulta più comodo partire dalla tabella di previsione dell'andamento dei mercati e, una volta individuato il mercato su cui investire, cliccare il campo "fondi e sicav" nell'ultima colonna della stessa riga per aprire un elenco di tutti i fondi correlati con quel particolare mercato:
ESEMPIO - aprire la pagina delle previsioni e sgegliere un mercato di proprio interesse

...dopo aver cliccato il link "fondi e sicav" relativo al mercato prescelto si apre la finestra di analisi di correlazione:
PER SAPERNE DI PIU' - Domande frequenti sul servizio di analisi di correlazione

1 - cos'è la correlazione e come si legge?
Il coefficiente di correlazione (o indice di correlazione) è un indicatore statistico che misura la tendenza che due variabili hanno a muoversi congiuntamente. Due variabili statistiche si dicono positivamente correlate quando tendono a muoversi nella stessa direzione. E' il caso, ad esempio, delle quotazioni del greggio e delle azioni delle aziende petrolifere. Generalmente quando il prezzo dell'energia sale, anche il corso azionario dei titoli legati al settore energetico sale. Questa tendenza a muoversi in maniera congiunta viene misurata, per l'appunto dall'indice di correlazione. Una correlazione pari ad 1 indica una perfetta relazione fra le variazioni percentuali del prezzo di due asset. In pratica significa che ogni volta che il prezzo di un asset sale o scende, il prezzo del secondo asset si muove nella stessa direzione e nella medesima misura percentuale. Naturalmente una perfetta correlazione positiva è solo teorica e rappresenta un limite oltre il quale il coefficiente di correlazione non può andare (limite superiore).
Nel caso in cui due variabili tendano a muoversi in maniera opposta si parla di correlazione negativa. Una perfetta correlazione negativa indica che ad ogni variazione di prezzo di un asset corrisponde sempre un'identica variazione percentuale di prezzo dell'altro asset ma, questa volta, con segno opposto. In questo caso, del tutto teorico e, nella pratica, mai osservato, l'indice di correlazione è pari a -1 e rappresenta un limite sotto il quale il coefficiente di correlazione non può scendere. Il caso in cui l'indice di correlazione sia pari a 0, sta ad indicare una totale assenza di correlazione e, quindi, ci dice che il prezzo di un asset non è minimamente influenzato dalle variazioni del prezzo dell'altro asset.

2 - quanto dev'essere l'indice di correlazione per essere accettabile?
Quando decidiamo di puntare su un mercato attraverso la scelta di uno strumento finanziario ad esso correlato il nostro ideale dovrebbe essere quello di trovare una perfetta correlazione positiva (indice pari ad 1). Ciò, ovviamente, è solo un sogno, tuttavia è spesso possibile trovare fondi con una correlazione superiore a 0,9. Per default il servizio di analisi della correlazione di nonsolofondi mostra solo i fondi con un indice di correlazione superiore a 0,9; tale soglia, tuttavia, può essere modificata dall'utente in qualsiasi momento. Infatti, in linea generale, anche livelli superiori allo 0,8 sono accettabili dal momento che la statistica tende a considerare significativa una correlazione positiva superiore a 0,75.

3 - perchè è utile osservare la stabilità nel tempo della correlazione?
Quando sono disponibili diversi fondi molto correlati con un determinato mercato è importante non soffermarsi unicamente sul valore dell'indice. Prendiamo il caso di due fondi "fondo A" e "fondo B" che presentino rispettivamente correlazione pari a 0,97 e correlazione pari a 0,94. Intuitivamente verrebbe da scegliere il primo in quanto presenta una correlazione maggiore. Tuttavia, quando la correlazione è così elevata, possiamo permetterci il lusso di verificarne la stabilità nel tempo. Infatti potrebbe darsi il caso che il fondo A abbia solo eccezionalmente una correlazione molto elevata con quel dato mercato. Magari si tratta di un fondo flessibile che, nel recente passato, ha mantenuto una spiccata esposizione verso quel particolare mercato ma che, in passato (e quindi, potenzialmente, anche in futuro) aveva adottato strategie diverse. Per verificare questa eventualità possiamo modificare la data di riferimento del calcolo delle correlazioi e, magari, scoprire che il fondo B è stabilmente correlato con il nostro mercato mentre il fondo A lo è di meno.

4 - come si calcola la correlazione?
Il calcolo della correlazione fra due asset finanziari è molto semplice. Si parte dalla serie storica dei prezzi e se ne calcolano le variazioni percentuali. Un errore comunemente commesso è quello di misurare l'indice di correlazione direttamente sul prezzo degli asset. Ciò che ci serve, in realtà, è una misura di come sono tra loro correlate le variazioni percentuali dei prezzi. Se vogliamo scommettere sul mercato azionario italiano perchè ci aspettiamo che si apprezzi del 5% (ossia che la variazione di prezzo dell'indice sia pari al 5% del suo valore corrente), allora ciò che ci serve è un fondo il cui NAV salga del 5% nello stesso periodo (ossia che abbia correlazione 1).
Una volta ricavata la colonna di tutti i rendimenti dell'asset 1 (le nostre x) e quella dei rendimenti dell'asset 2 (le nostre y), possiamo applicare la formula statistica per il calcolo della correlazione:

Per gli interessati abbiamo preparato un piccolo foglio excel con un esempio di calcolo della correlazione ed una dimostrazione di come possa essere fuorviante applicare la formula direttamente ai prezzi invece che ai rendimenti (ossia alle variazioni di prezzo).

5 - che tipo di controllo effettua nonsolofondi su questo indicatore?
Il nostro sistema fa, in automatico, esattamente il lavoro che abbiamo descritto al punto precedente. Ogni mese prende la serie storica degli ultimi 18 mesi dei prezzi settimanali di ciascuno dei fondi presenti nel proprio database (sono oltre 1400) e la confronta con i prezzi di ciascuno dei mercati su cui vengono elaborate le previsioni di rendimento. Dal momento che può accadere che un singolo fondo sia correlato a più di un mercato, il sistema recupera i 5 maggiori livelli di correlazione per ciascun fondo e li archivia in un database accessibile online.